Spesso ci domandiamo quali siano gli effetti della musica, perché tante volte ascoltando una canzone o una musica, improvvisamente ci siamo sentiti pervasi da una forte emozione. Varie sensazioni attraversano tutto il corpo e in quell’istante, come per magia, ci sentiamo in armonia. E’ un’esperienza totalizzante, che coinvolge il corpo, la mente e le emozioni.

Gli elementi della musica

Prima di parlare degli effetti della musica, è bene introdurre le sue componenti. La musica per sua natura racconta una storia e lo fa attraverso i suoi elementi principali: ritmo, melodia, armonia e timbro.

Il termine ritmoindica il succedersi ordinato nel tempo di un fenomeno e la frequenza con cui le varie fasi del fenomeno si succedono” (Serena Facci, Universo del Corpo, 2000). E nello specifico il ritmo musicale è un’alternanza di suoni e pause, oppure di suoni più intensi e suoni meno intensi.

Il ritmo costituisce le fondamenta che danno corpo e carica all’intero brano musicale. É la vitalità che porta al movimento, che batte e che guida la musica. Noi stessi esseri umani siamo dotati di un generatore di ritmo, che è il cuore. E non a caso le musiche di sole percussioni, più ritmate, rimandano alla forte sensazione di vita ed energia. “Come un organismo vivente ha bisogno di un cuore che pulsi ritmicamente così anche la musica, di qualunque genere sia, deve possedere ritmo, poiché senza di esso sarebbe una cosa immota e priva di anima: non sarebbe musica.” (Accademia Ars Antiqua, 2013).

La melodia è “la successione di più suoni i cui rapporti di altezza (intervalli) e i cui valori di durata (ritmica) permettono una percezione globale dell’insieme“. Può essere definita quindi come una connessione coerente di suoni, e rimanda a un’organizzazione lineare (Introduzione online al pensiero e alle pratiche della musica). La melodia nelle canzoni viene di solito affidata al canto, ed è quella parte che ci ricordiamo più facilmente. Ma anche nelle composizioni di soli strumenti, è quel discorso musicale che attraversa l’intero brano, con un inizio, uno svolgimento e una fine. É di solito l’elemento che ci colpisce di più, e che più facilmente ci comunica delle emozioni.

A sostegno della melodia c’è l’armonia. “Mentre la melodia nasce dal susseguirsi ritmico di suoni diversi, l’armonia è fondata sul loro risuonare contemporaneo“. Due o più suoni che si presentano insieme, costituiscono l’accordo, che è l’unità fondamentale dell’armonia (Accademia Ars Antiqua, 2013). Perché l’armonia sostiene la melodia? Perché anch’essa dà corpo all’intero brano, fa da sfondo e disegna l’ambientazione della musica. A un orecchio poco allenato può sfuggire, ma sono i suoni che si sentono nel sottofondo. L’armonia aiuta anche a conferire un certo tono emotivo al brano: accordi più allegri, oppure più tristi, accordi angoscianti etc… Il mix tra melodia e armonia dona una complessità maggiore alle emozioni che si possono provare ascoltando un determinato brano.

Infine c’è il timbro che è la qualità del suono che permette di distinguere la sorgente dalla quale è prodotto. É quindi ciò che distingue i differenti strumenti musicali. Anche il timbro aiuta a creare l’ambientazione del brano musicale. Regala sensazioni che evocano determinate immagini, e accordandosi a tutti gli altri componenti, racconta la storia.

L’atmosfera che crea la musica

Tutte le caratteristiche spiegate fino ad ora, costituiscono la musica e creano un’atmosfera caratterizzante.

Proviamo a concentrarci su una musica o una canzone di cui non capiamo le parole, in cui quindi non è possibile comprendere il significato preciso. In poco tempo ci rendiamo conto che nonostante non siano presenti parole che spiegano la situazione, riusciamo in qualche modo a cogliere l’ambientazione e il senso di quella musica.

In base all’atmosfera della musica, proviamo anche determinate emozioni e stati d’animo. Se c’è una melodia fluida, con accordi che tendono verso note minori, con pochi accenti, forse potremmo sentirci più calmi o anche tristi. Se invece c’è un ritmo incalzante, poca melodia, tanti accenti che arricchiscono il ritmo, potremmo sentirci più energici e accesi. E così via, in base al brano musicale e a come le componenti principali si mescolano, la musica produce effetti diversi sul nostro stato d’animo, che si sintonizza con l’atmosfera creata.

Le funzioni e gli effetti della musica

Da questo punto di vista, ascoltare della musica ci dà la possibilità di esperire differenti stati d’animo ed emozioni. Tia DeNora nel suo articolo Music as a technology of the self riporta in modo puntuale quali siano gli effetti della musica e le funzioni che ha nella nostra vita.

Quante volte ci siamo sentiti tristi e abbiamo cercato una musica che potesse sintonizzarsi con il nostro stato d’animo? Così facendo abbiamo dato alla musica la funzione di contenitore di emozioni. La tristezza, in questo esempio, acquista una cornice e noi le dedichiamo il tempo di una o più canzoni. Allora quell’emozione diventa più tollerabile, e acquisisce una forma più definita. Usiamo anche la musica come specchio in cui guardare noi stessi. Diventa una strumento di auto-conoscenza, auto-osservazione e interpretazione di sé.

In altre occasioni ci capita di voler raggiungere un certo stato d’animo o un certo livello di energia, allora scorriamo la nostra libreria musicale e scegliamo le musiche più adatte per quello scopo. In questo caso la musica la usiamo per auto-regolarci e per prepararci emotivamente a un evento o situazione. Quante volte diciamo: “metto un pò di musica per rilassarmi” oppure “per sentirmi più allegra” e anche “per prepararmi ad uscire”.

La musica la usiamo spesso per concentrarci. La mettiamo come sottofondo allo studio, al lavoro o alla lettura. A me capita di metterla anche quando cucino, o anche in questo momento che sto scrivendo. In tante situazioni aiuta a creare un’atmosfera di maggior concentrazione, aiuta a focalizzarci di più sull’attività che portiamo avanti. Un altro potere della musica è quello che riconnetterci ad eventi passati, legati a noi o ad altre persone. A me capita spesso di riascoltare musiche che hanno caratterizzato fasi della mia vita, e magicamente mi ritrovo catapultata in quel periodo e nella me di quegli anni. Come si suol dire un tuffo nel passato.

La musica come veicolo d’identità

Queste sono le funzioni e gli effetti della musica, che la rendono un incredibile strumento per riflettere su se stessi. Con le musiche che scegliamo di ascoltare, e alle quali leghiamo un significato emotivo, costruiamo il nostro Sè. Diventano parte della nostra identità, attraverso cui sentirci noi stessi. Letteralmente con la musica possiamo costruire la nostra colonna sonora.

Vi lascio con una canzone che ha caratterizzato i miei ultimi anni di liceo. Ogni volta che la risento, rivedo il cielo azzurro di maggio, quando a piedi mi avviavo da sola per andare a scuola. Ascoltandola riesco a sentire le emozioni e le montagne russe di quegli anni.

Quali sono gli effetti della Musica?
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